ORIENTARSI NEL MONDO DEL DANARO
Recenti studi e sondaggi hanno mostrato una scarsa conoscenza e poca attenzione agli strumenti finanziari e previdenziali, ed alla gestione del risparmio da parte degli italiani.
Il basso livello di cultura finanziaria dei risparmiatori italiani, evidenziata da Consob e da altre organizzazioni e osservatori, è preoccupante, e si può parlare quasi di analfabetizzazione finanziaria. Come per una persona che non sa leggere e scrivere non sarebbe possibile vivere nel mondo moderno, allo stesso modo non è possibile per chi non ha concetti di base di economia e finanza vivere ed operare nel mondo economico moderno.
Risparmiatori "istruiti", correttamente informati e consapevoli dei propri diritti, ma anche delle proprie responsabilità, sono meglio "attrezzati" per valutare la qualità dei servizi e dei prodotti finanziari loro proposti. La partecipazione attiva e concreta degli investitori nel mercato finanziario porta con sé anche un altro risultato: il corretto funzionamento dell'intera sistema finanziario, con un buon grado di "immunizzazione" dagli eccessi e dalle frodi.
Ma ci sono altre ragioni per avere una corretta educazione finanziaria, anche e soprattutto nell’età giovane: occorre che gli individui abbiano conoscenza finanziaria PRIMA di prendere importanti decisioni finanziarie quali ad esempio quella di acquistare un’automobile con un prestito, o con riferimento alla stipula di un mutuo, oppure prendere delle decisioni circa i propri fondi pensione.
I sondaggi effettuati in Italia recentemente dicono che circa la metà del campione intervistato ha dichiarato di non conoscere, o ha definito in modo errato, il concetto di inflazione; il 55% non è stato in grado di indicare correttamente cosa significhi diversificare gli investimenti, quasi il 60% non ha saputo spiegare la relazione rischio-rendimento; circa il 70% degli esaminati non è riuscito a calcolare, rispettivamente, un montante in regime di interesse semplice e il rendimento atteso di un investimento.
Una delle ragioni potrebbe essere data dal fatto che questa arretratezza viene da lontano: gli italiani hanno risparmiato per decenni in un sistema chiuso, quindi hanno potuto accumulare ricchezza con gli interessi su strumenti semplici e molto protetti come i titoli di stato.
Oggi questa possibilità si è disciolta, con i tassi sui rendimenti dei titoli di Stato ai minimi.
E così adesso sui singoli si scarica l’onere di compiere scelte delicatissime in materia di pensioni, assicurazioni, investimenti.
Il nostro team opera nel campo della formazione e dell'educazione finanziaria - intesa come considerazione degli aspetti del comportamento economico di un individuo (consapevolezza, conoscenza, abilità, attitudine e azione) - e, in particolare, all'investor education, focalizzandosi sulle regole di funzionamento dei mercati finanziari, sui diritti, doveri e responsabilità dell'investitore, sull'importanza della pianificazione degli investimenti, del processo di selezione degli intermediari, e di scelta dei prodotti finanziari più adeguati.
Lo Studio si propone come uno degli strumenti di formazione ed informazione per tutti coloro (studenti, insegnanti, lavoratori, pensionati) che desiderano percorrere un sentiero di apprendimento di nozioni, concetti e tecniche economico-finanziarie per una corretta amministrazione del proprio risparmio nel tempo, aumentando la conoscenza e consapevolezza dei propri diritti/doveri e stimolando un approccio consapevole alla "finanza" nel contesto della vita reale.